Red Hat Linux 9 Release Noteser


Requisiti di hardware

L'informazione seguente representa i requisiti minimi di hardware necessari per installare Red Hat Linux 9 con successo:

CPU:

- Minimo: classe-Pentium

- Raccomandato per modalità testo: 200 MHz classe-Pentium o migliore

- Raccomandato per grafica: 400 MHz Pentium II o migliore

Spazio sul disco fisso (NOTA BENE: I dati per l'utente richiedono spazio supplementare):

- Installazione personalizzata (minimo): 475MB

- Server (minimo): 850MB

- Desktop Personale: 1.7GB

- Workstation: 2.1GB

- Installazione Personalizzata (tutto): 5.0GB

Memoria:

- Minimo per modalità testo: 64MB

- Minimo per grafica: 128MB

- Raccomandato per grafica: 192MB

Notate che la compatibilità/disponibilità degli altri componenti di hardware (come schede di video e rete) potrebbe essere richiesta per specifici modi di installazione e/o per l'utilizzo post-installazione. Per ulteriori informazioni sulla compatibilità di hardware, consultate l'elenco di hardware compatibile per Red Hat Linux sul sito http://hardware.redhat.com/hcl/

Note relative all'installazione

Questa sezione descrive i problemi che riguardano Anaconda (il programma di installazione di Red Hat Linux) e l'installazione di Red Hat Linux 9 in generale.

  • Il programma di installazione di Red Hat Linux consente di verificare l'integrità dei vari media per l'installazione e funziona con vari metodi di installazione, CD, DVD, Disco Fisso ISO e NFS ISO. Si raccomanda di controllare tutti i media che possono essere usati per l'installazione prima di procedere con l'installazione e prima di segnalare eventuali problemi (spesso i problemi segnalati sono dovuti ai CD che non sono stati bene masterizzati). Per eseguire il controllo, digitate linux mediacheck al prompt boot:.

  • Mentre la maggior parte dei computer attuali possono iniziare il processo dell'installazione direttamente dal primo CD distribuito da Red Hat Linux alcune configurazioni di hardware richiedono l'uso di un dischetto boot. Se il vostro hardware richiede un dischetto boot, dovete essere informati del seguente cambiamento.

    Red Hat Linux 9 usa una disposizione per il dischetto boot diverso dalle versioni precedent di Red Hat Linux. Attualmente esiste un singolo file che contiene l' immagine per il dischetto boot (bootdisk.img) che viene usato per avviare tutti i sistemi che richiedono un dischetto boot.

    Se state effettuando un'installazione che non usa il dispositivo IDE o USB, sarete chiesti di inserire un dischetto dei driver creato da uno delle seguenti file d'immagini:

    - drvnet.img — Per installazioni di rete

    - drvblock.img — Per installazioni di SCSI

    - pcmciadd.img — Per installazioni di PCMCIA

    Come con le versioni precedenti di Red Hat Linux, questi file di immagini si trovano nella directory images/ sul primo CD dell'installazione.

  • Inoltre nella directory images/ si trova il file boot.iso. Questo file è un'immagine ISO che può essere utilizzata per avviare il programma di installazione Red Hat Linux. È un modo facile per iniziare installazioni basati sulla rete senza la necessita di usare diversi dischetti. Per usare boot.iso, il vostro computer deve avere l'abilità di avviarsi dall'unità CD-ROM, e le impostazioni di BIOS devono essere configurate in modo che permettono questo. Dovete allora masterizzare boot.iso su un CD-ROM che permette lettura e scrittura.

  • L'ambiente di modalità rescue (disponibile quando avviate il sistema con il comando di avvio "linux rescue") è stato migliorato. Numerose utility richieste sono state aggiunte, e adesso esiste un supporto per attivare le interfacce della rete. Comandi necessari per il supporto dei nastri SCSI sono disponibili. Si prega di controllare questo ambiente e di inviarci il vostro feedback.

    Se scegliete di montare un installazione esistente in modalità rescue e avete le pagine man installate su essa, il comando man funzionerà mentre lavorate in modalità rescue.

  • Il programma di installazione Red Hat Linux adesso puó rivelare se giá esistono altri prodotti di Red Hat sul vostro sistema, e vi chiederà quale prodotto volete aggiornare. Egualmente avrete la scelta di eseguire una reinstallazione completa del sistema invece di aggiornare. Si prega di segnalare qualunque problema individuato con questa nuova caratteristica.

    Se il contenuto del vostro file /etc/redhat-release è stato modificato dal default, la vostra installazione di Red Hat Linux potrebbe non essere trovata mentre tentate di aggiornare Red Hat Linux 9.

    Potete rilasciare alcuni dei controlli contro questo file digitando quanto segue al prompt boot::

    linux upgradeany

    Utilizzate l'opzione upgradeany solo se la vostra esistente installazione di Red Hat Linux non è stata rivelata.

  • isolinux viene adesso usato per avviare il sistema dal CD usato per l'installazione di Red Hat Linux. Se ci sono problemi avviando il sistema dal CD, potete salvare la configurazione images/bootdisk.img su un dischetto seguendo le istruzioni nella Guida per l'installazione di Red Hat Linux.

  • È ora possibile, che durante un'installazione grafica, potete premere SHIFT-Print Screen e un screenshot dello schermo corrente dell'installazione sarà preso. Questi screenshot sono salvati nella seguente directory:

    /root/anaconda-screenshots/

    Si può accedere a questi screenshot dopo aver riavviato il nuovo-installato sistema.

  • Il programma che permette di manipolare le partizioni del disco parted è stato aggiornato alla versione 1.6.

  • Gli utenti di Red Hat Linux 6.2 che vogliono migliorare il proprio sistema a Red Hat Linux 9 devono prima avere tutti gli aggiornamenti errata prima di iniziare il processo di aggiornamento. Il modo piú diretto per fare ció é quello di usare Red Hat Network. Un sistema Red Hat Linux 6.2 non completamente aggiornato, non effettuerá l'aggiornamento a Red Hat Linux 9.

  • Le installazioni in modalitá testo usando un terminale seriale, funzionano meglio quando il terminale supporta UTF-8 sotto UNIX e Linux, e Kermit supporta UTF-8. Per Windows, kermit '95 lavora bene. I terminali 'Non-UTF-8 capable' funzioneranno fino a quando si usa la lingua inglese durante l'installazione. Un display seriale migliorato puó essere usato passando "utf8" come opzione di avvio per il programma d'installazione. Per esempio:

    console Linux=ttyS0 utf8

Note Generali

Questa sezione descrive problemi identificati dopo l'installazione.

  • Ci sono stati dei problemi identificati durante l'aggiornamento dei sistemi Red Hat Linux 6.<x>, 7.<x>, 8.0, e 9 che utilizzano Ximian GNOME. Il problema è causato da una sovrapposizione tra le versioni ufficiali dei RPM di Red Hat Linux e dei RPM di Ximian. Red Hat non supporta questa configurazione. Ci sono varie opzioni per risolvere il problema:

    1) Potete rimuovere Ximian GNOME dal vostro sistema Red Hat Linux prima di aggiornarlo.

    2) Potete aggiornare Red Hat Linux, e poi immediatamente reinstallare Ximian GNOME.

    3) Potete aggiornare Red Hat Linux, e poi immediatamente rimuovere tutti i residui dei RPM di Ximian, e sostituendoli con i corrispondenti RPM di Red Hat Linux.

    Si deve risolvere il problema della sovrapposizione tra le versioni usando una delle opzioni sudette. L'omissione di fare così provocherà una configurazione instabile di GNOME.

  • C'è stata una certa confusione per quanto riguarda i problemi relativi ai caratteri nel sistema X Windows nelle recenti versioni di Red Hat Linux. Attualmente, ci sono due sottosistemi di caratteri, ciascuno con diverse caratteristiche:

    - Il sottosistema originale (di 15-20 anni fà) si riferisce come "core X font subsystem". I font resi da questo sottosistema non sono anti-alias, sono gestiti dal server X , ed hanno nomi come:

    -misc-fixed-medium-r-normal--10-100-75-75-c-60-iso8859-1

    Il sottosistema dei font piú recente è conosciuto come "fontconfig", e permette alle applicazioni l'accesso diretto ai file dei font. Fontconfig è usato spesso con la libreria "Xft", che permette alle applicazioni di dare i caratteri di fontconfig allo schermo con antialiasing. Fontconfig usa i nomi più comuni agli utenti come:

    Luxi Sans-10

    Col tempo, fontconfig/Xft sostituirà il sottosistema dei caratteri nuclei di X. Attualmente, le applicazioni che usano i tookit Qt 3 o GTK 2 (che includerebbero le applicazioni di GNOME e di KDE) usano il sottosistema dei carratteri di fontconfig e di Xft; la maggior parte del resto usa i caratteri nuclei di X.

    Nel futuro, Red Hat potrebbe supportare solo fontconfig/Xft invece del server dei caratteri XFS come il metodo predefinito di accesso per i caratteri locali.

    NOTA BENE: Ci sono due eccezioni sull'uso del sottosistema dei fontesse sono OpenOffice.org (che usa la propria tecnologia font), e Mozilla (che usa fontconfig ma non GTK 2).

    Se desiderate aggiungere nuovi caratteri al vostro sistema RHL; 9, dovete essere informati che le azioni necessarie dipendono da quale sottosistema dei caratteri userà i nuovi caratteri. Per il sottosistema dei caratteri nuclei di X, dovete:

    1. Creare la directory /usr/share/fonts/local/ (se non esiste già):

    mkdir /usr/share/fonts/local/

    Se avete creato /usr/share/fonts/local/, dovete poi aggiungere il percorso del server X dei caratteri (xfs):

    chkfontpath --add /usr/share/fonts/local/

    2. Copiare il nuovo file dei caratteri in /usr/share/fonts/local/

    3. Aggiornare l'infomazione sui font usando il seguente commando:

    ttmkfdir -d /usr/share/fonts/local/ -o /usr/share/fonts/local/fonts.scale

    4. Ricaricare il server font xfs usando il seguente commando:

    service xfs reload

    Aggiungere nuove font al relativo sottosistema fontconfig è più semplice; il nuovo file di font ha solo bisogno di essere copiato nella directory /usr/share/fonts/ (utenti individuali possono modificare la loro configurazione personale di font copiando il file nella directory ~/.fonts/).

    Dopo che il nuovo carattere è stato copiato, usate fc-cache per aggiornare l'infomazione dei caratteri memorizzata nella cache:

    fc-cache <directory>

    (Dove <directory> potrebbero essere le directory /usr/share/fonts/ o ~/.fonts/.)

    Utenti individuali possono anche installare i caratteri in modo grafico, esplorando fonts:/// in Nautilus, e trascinando i nuovi file dei caratteri.

    NOTA BENE: Se il filename dei caratteri finisce con ".gz", vuol dire che è stato compressato con gzip, e deve essere decompresso (usando il comando gunzip) prima che il sottosistema dei font fontconfig può utilizzare i caratteri.

  • A causa della transizione al nuovo sistema dei caratteri basati su fontconfig/Xft, le applicazioni GTK+ 1.2 non sono influenzate da alcuni cambiamenti effettuati tramite Preferenze Font. Per queste applicazioni, un carattere può essere configurato aggiungendo le seguenti righe al file ~/.gtkrc. mine:

    style "user-font" {

    fontset = "<specificazione-font>"

    }

    widget_class "*" style "user-font"

    (Dove <specificazione-font> rappresenta una specificazione di un carattere nel stilo usato dall'applicazione tradizionale X, come "-adobe-helvetica-medium-r-normal--*-120-*-*-*-*-*-*".)

  • Nuove contenuti in XFree86 includono:

    - Xcursor — Nuovo codice del cursore del mouse, che permette di usare le pointer del mouse a colore, antialias, alpha mescolata (traslucidità), animata, a tema, e di dimensione varia.

    É ora disponibile il supporto ATI Radeon 9000, 9100, FireGL 8700, 8800 3D/2D/Xv . ATI Radeon 9500 Pro and 9700 Pro e ATI FireGL X1 and Z1 sono supportati solo in 2D. Supporto per oltre 30 chipset aggiuntivi ATI Rage 128, sono stati aggiunti a questa release, le quali dovrebbero coprire tutti i chipset Rage 128 esistenti.

    - Supporto integrato per i video Intel i845, i852, i855, e i865(2D/3D/Xvideo), supporto migliorato per il video Intel i830. Il driver del video intel è stato completamente ristrutturato ed in gran parte è stato riscritto per essere molto più robusto e per supportare più hardware. Molte bug sono state risolte, così come molte risoluzioni temporanee (workarounds) per il laptop rotto (broken) e i BIOS delle schede madri che limitano la memoria a 1Mb.

    - Il nuovo supporto per Nvidia GeForce 4, nForce, GeForce 2 Go, ed altri vari hardware. Inoltre, il driver nv è stato migliorato per tentare di auto rivelare i chip sconosciuti di Nvidia che non sono supportati ufficialmente, ma che possono probabilmente essere persuasi a funzionare comunque (anche se non sono ufficialmente supportati) trattandoli similmente ad uno degli altri chip supportati nella stessa famiglia. Il driver nv, come nelle versioni precedenti, rimane soltanto 2D.

    Nel momento in cui queste release note sono state finalizzate, solo i driver 3D binari accellerati di NVIDIA non sono compatibili con Red Hat Linux 9. NVIDIA é a conoscenza del problema, in tal senso controllate il sito web di NVIDIA per aggiornamenti inerenti questa situazione.

    - Aggiornato il driver di Savage che supporta gli ultimissimi chipset video di Savage, e risolve varie bug.

    - Un nuovissimo driver per il chipset National Semiconductor Geode, nsc, è fornito.

    - Tanti altri aggiornamenti per i driver dei video e miglioramenti sono stati fatti.

    - Tanti nuovi driver per l'input compresi fpit, palmax, ur98 ed altri sono stati aggiunti.

  • Per default, l'agente di trasporto della mail (MTA), Sendmail non accetta i collegamenti di rete da qualsiasi host tranne il computer locale. Se desiderate configurare Sendmail come un server per altri clienti, bisogna modificare /etc/mail/sendmail.mc e cambiare la seguente riga DAEMON_OPTIONS per ascoltare ai dispositivi di rete (o decommentare questa opzione completamente usando il delimiter di commento dnl). In seguito si deve rigenerare /etc/mail/sendmail.cf eseguendo il seguente commando (come root):

    Fare -C /etc/mail

    Per funzionare si deve avere il pacchetto sendmail-cf installato.

  • CUPS adesso é il default spooler di stampa, e redhat-config-printer é il tool suggerito per configurarlo. Puó essere lanciato dal menu Impostazioni di sistema, usando la voce nel menu Printing. LPRng viene fornito ancora, e gli aggiornamenti dalle installazioni precedenti che utilizzano LPRng possono continuare ad usarlo.

  • GNOME Print Manager, é un strumento semplice e grafico che gestisce la coda della stampa, ed é ora incluso. Esso puó essere lanciato dal menu Strumenti di sistema, usando la voce del menu Print Manager. Inoltre, quando un lavoro di stampa é nella coda, un'icona comparirà nella zona di notifica del sistema del pannello.

  • Red Hat Linux 9 include la libreria Native POSIX Thread, una nuova implementazione delle thread POSIX per Linux. Questa libreria fornisce miglioramenti delle prestazioni e una maggiore scalabilità per i processori i686 oppure offrendo migliori processori.

    Questa libreria di thread è intesa di essere compatibile in forma binary con le vecchie implementazioni dei LinuxThread; tuttavia le applicazioni che dipendono sull'implementazione dei LinuxThread dove devia dal standard POSIX dovranno essere riparate. Le differenze notevoli includono:

    - il modo in cui i segnali sono gestiti è cambiato dal per-thread al processo POSIX.

    - getpid() ritorna lo stesso valore per tutte le thread.

    - Le manager dei thread registrate con pthread_atfork non sono eseguite se vfork() è usato — nessuna thread manager

    Applicazioni conosciute per avere difficoltá nell'uso di NPTL, includono:

    - Sun JRE prima della versione 1.4.1

    - IBM JRE

    Se un'applicazione non funziona correttamente con NPTL, può essere eseguita usando le vecchie implementazioni dei LinuxThread mediante la impostazione del seguente variabile ambientale:

    LD_ASSUME_KERNEL=<kernel-version>

    Sono disponibili le seguenti versioni:

    - 2.4.1 — i Linuxthread con gli stack mobili

    - 2.2.5 — I Linuxthread senza gli stack mobili

    Il supporto per NPTL per tutte le applicazioni collegate dinamicamente possono essere disabilitate usando la seguente opzione di avvio:

    nosysinfo

  • Un nuovo messaggio del sistema é stato aggiunto a Red Hat Linux 9:

    L'applicazione bug <app-name> (<app-pid>) possiede SIGCHLD impostato su SIG_IGN ma richiama wait(). (consultare la sezione NOTE di 'man 2 wait'). Workaround é attivato.

    Questo messaggio (visualizzato sulla console del sistema e/o nei file di registrazione del sistema) indica che l'applicazione non é completamente standard compliant rispetto ai propri processi derivati o figli. Se trovate questo messaggio, dovete allertare gli sviluppatori dell'applicazione.

  • Python 'e stato compilato con il supporto UCS4 (Unicode character rappresentato su 4 byte) al contrario di UCS2. UCS4 permette di rappresentare i caratteri al di fuori del Basic Multilingual Plane. Alcune librerie di terzi possono non lavorare a causa di questo cambiamento; ricompilare queste librerie dovrebbe essere sufficiente a risolvere il problema. Si prega di notare che "pure" moduli python (il codice dei quali é scritto in python) o moduli compilati che non usano direttamente Unicode, non risentono di questo cambiamento.

  • I pacchetti fileutils, textutils, sh-utils, e stat sono stati sostituiti dal pacchetto piú recente coreutils.

  • L'RPM che contiene Tool di amministrazione di rete hanno cambiato nomi e funzioni. L'RPM redhat-config-network contiene l'interfaccia grafica utente del tool, mentre redhat-config-network-tuicontiene lo stesso tool (con la sua interfaccia di testo dell'utente)

  • Supporto per XHTML1 — la nuova formulazione di HTML in XML — è migliorato. Questo é stato possibile aggiungendo il pacchetto xhtml1-dtd, installando i DTD nel catalogo del sistema, e aggiuggendo il supporto nativo negli strumenti libxml2 e xsltproc.

  • Il commando ed il pacchetto redhat-switchmail adesso si chiama redhat-switch-mail. Il pacchetto redhat-switchmail-gnome adesso si chiama redhat-switch-mail-gnome.

  • Il sistema OProfile é stato aggiunto a Red Hat Linux 9OProfile è un tool per i programmatori per analizzare le prestazioni del sistema, usando hardware speciale che è incluso in molti dei computer moderni. La documentazione per OProfile é presente nel pacchetto oprofile; dopo aver installato Red Hat Linux 9, usate il comando rpm -qd oprofile per ottenere un'elenco di documentazione disponibile. Per maggiori informazioni consultate il sito web di OProfile http://oprofile.sourceforge.net.

  • GDB é stato migliorato per permettere all'informazione di debugging per le applicazioni, di essere lette da file separati. Ció rende possibile di estrarre le informazioni di debugging dai binari e di posizionarli in un pacchetto supplementare. Durante lo sviluppo di Red Hat Linux 9, "debuginfo" sono stati generati dei pacchetti quasi per ogni pacchetto, implementando delle macro RPM speciali. Per default, la configurazione della macro RPM in Red Hat Linux 9 genera dei pacchetti "debuginfo" . Se state costruendo dei pacchetti e non volete generare questi pacchetti "debuginfo", aggiungete quanto segue al vostro file ~/.rpmmacros:

    %definisce il pacchetto_debug %{nil}

Modifiche dei pacchetti

I seguenti pacchetti sono stati aggiunti a Red Hat Linux 9:

- bluez-libs — Librerie per Bluetooth™ programmi di utility

- bluez-utils — programmi di utility Bluetooth

- bogl — Libreria Grafica per le framebuffer; utilizzata dal programma di installazione di Red Hat Linux

- ckermit — Sostituisce gkermit

- le coreutil — Sostituisce le fileutil, le textutil, le sh-util e stat

- stampare dal desktop — Stampare in modo trascina-e-lascia e un icona per il lavoro di stampa

- devlabel — Supporto per l'accesso ai dispositivi di archivio persistenti

-elfutil — Sostituisce libelf

- fontilus — Visualizzatore dei caratteri per Nautilus

- fonts-hebrew — font Ebraico

- gnome-icon-theme — Icona per l'ambiente GNOME di base

- gnome-themes — Collezione di temi per l'ambiente GNOME

- gstreamer — Liberia framework multimedia

- gstreamer-plugins — I plugin di input e output per gstreamer

- gthumb — Visualizzatore grafico

- hpoj — Supporto per HP OfficeJet

- jwhois — Sostituisce whois

- libgnomeprint22 — Librerie aggiornate

- libgnomeprintui22 — Librerie aggiornate

- libgsf — Librerie per lettura/scrittura sui file strutturati

- nautilus-cd-burner — supporto per masterizzare i CD per Nautilus

- nautilus-media — Supporto per Audio playing per Nautilus

- openssl096b — Pacchetto di manutenzione di compatibilità

- postgresql-odbc — supporto ODBC per PostgreSQL

- postgresql72-libs — librerie di compatibilitá PostgreSQL 7.2

- printman — gestione della coda di stampa

- pyorbit — Sostituisce orbit-python

- redhat-config-samba — Il tool di configurazione per Samba

- redhat-switch-mail — cambiato nome da redhat-switchmail

- soup — Libreria per l'implementazione di SOAP

- startup-notification — Supporto per il cursore occupato

- subversion — Sistema di controllo delle versioni

- tsclient — il cliente GUI per VNS e il server dei terminali di Windows

- ttmkfdir — Separato da XFree86

- vconfig — VLAN (802.1q): programma di configurazione

- xhtml1-dtds — Supporto per XHTML1

I seguenti pacchetti sono stati rimossi da Red Hat Linux 9:

- WindowMaker — Vincoli delle risorse dello sviluppatore

- Xft — Integrato in XFree86

- Xtest — Non é piú richiesto da Anaconda

- anonftp — funzionalitá introdotta nel pacchetto vsftpd

- bdflush — Non richiesto più (necessario solo per i kernel 2.2)

- fileutils — Sostituito dai coreutil

- fortune-mod — Condizione poco chiara del copyright

- gkermit — Sostituito da ckermit

- ipvsadm — Non più parte de profilo del prodotto Red Hat Linux

- kbdconfig — Sostituito da redhat-config-keyboard

- kernel-uml — Pacchetto sperimentale, rimosso

- ksymoops — Non é piú richiesto dal kernel

- libelf — Sostituito da elfutils

- librpm404 — Non più richiesta libreria di compatibilità

- libxml10 — Non più richiesta libreria di compatibilità

- mouseconfig — Sostituito da redhat-config-mouse

- openldap12 — La libreria di compatibilitá non é piú richiesta

- openssl095a — Non più richiesta libreria di compatibilità

- orbit-python — Sostituito da pyorbit

- php-dbg-base — Non usato all'interno di distribuzione

- php-dbg-client — Non usato all'interno di distribuzione

- php-dbg-server — Non usato all'interno di distribuzione

- redhat-switchmail — Cambiato nome a redhat-switch-mail

- rhmask — Red Hat non distribuisce più i file di rhmask

- rpm2html — Non più approvati dall'autore

- sh-utils — Sostituito dai coreutil

- stat — Sostituito dai coreutil

- textutils — Sostituito dai coreutil

- timeconfig — Sostituito da redhat-config-date

- whois — Sostituito da jwhois

- wine — Vincoli delle risorse dello sviluppatore

- wmapm — Parte della rimozione di Windowmaker

- wmclock — Parte della rimozione di Windowmaker

- wmix — Parte della rimozione di Windowmaker

- wu-ftpd — vsftpd è il demone FTP raccomandato

- xtoolwait — Non usato all'interno di distribuzione

I seguenti pacchetti non sono più approvati, e potrebbero essere rimossi da una versione futura di Red Hat Linux:

- pine — Problemi relativi alla licenza

- LPRng — CUPS è la soluzione per stampare raccomandata

- Glide3 — Problemi relativi a multi-piattaforme

- lilo — GRUB è il bootloader raccomandato

- sndconfig — Non più richiesto dall'hardware comune

- ncpfs — Non più parte del profilo del prodotto Red Hat Linux

- mars-nwe — Non più parte del profilo del prodotto Red Hat Linux

Note relative al Kernel

Questa sezione descrive problemi relativi al kernel di Red Hat Linux 9

  • Note speciali: Il supporto ACL aggiunto al kernel nelle prime due beta release pubbliche, erano instabili causando problemi al kernel. In tal senso Red Hat ha rimosso il supporto ACL dal kernel per Red Hat Linux 9. Gli ingegneri del kernel continueranno a lavorare per migliorare il supporto ACL, il quale sará disponibile nelle release future. I pacchetti attr e acl necessari per il supporto ACL sono inclusi per facilitare gli utenti e gli sviluppatori che desiderano provare ACL. Red Hat puó fornire, a nostra discrezione, supporto ACL per questa release di Red Hat Linux previo miglioramento, del supporto ACL durante prove future.

  • L'opzione di avvio apic che permette l'installazione su sistemi con chipset Intel 440GX é stato rimosso perché causa di conflitto con molti sistemi di nuova concezione. Per esempio, SMM (System Management Mode) non funzionava oppure funzionava in modo incorretto, causando il fallimento dell'installazione su alcuni sistemi. Rimuovendo l'opzione di avvio apic si permette una installazione positiva.

    Viene fornito un metodo diverso, tale metodo permette ai sistemi con chipset Intel 440gx di effettuare l'avvio, questo metodo viene abilitato automaticamente, e non richiede alcuna azione da parte vostra. Se avete un sistema basato su Intel 440GX, e non potete installare Red Hat Linux 9 ma solo una precedente versione di Red Hat Linux si prega di effettuare un bug report, e includere l'output (eseguito nella precedente release) del programma dmidecode, eseguite come utente root, con il vostro bug report. Notare che non sará possibile installare Red Hat Linux 9.

    I sistemi con chipset 440GX sono supportati solo in base ad uno sforzo maggiore 'best-effort'. Di conseguenza, accettiamo i bug report inerenti i sistemi con il chipset 440GX, ma é possibile o meno non essere in grado di risolverli.

  • Il supporto del kernel per il nuovo contenuto NPTL cambiain modo significante diverse interfaccie di programmazione interne. Come risultato, diversi moduli kernel esterni possono non compilare senza modifiche, per essere in grado di corrispondere alle nuove interfaccie. Attualmente gli esempi includono i moduli NVIDIA e ATI 3D, ed anche altri moduli che usano i thread e/o i segnali del kernel.